Circuito del polesine

LA STORIA

Le Origini

Gli albori delle competizioni motoristiche

Negli Anni Venti del secolo scorso, il panorama delle competizioni motoristiche appare assai variegato. Del resto l’automobile sta divenendo sempre più il simbolo del progresso e della modernità dell’epoca. Il Futurismo ne ha fatto un manifesto mentre lo stesso poeta D’Annunzio le affida per la prima volta l’aggettivo femminile paragonandola al fascino del gentil sesso.
Gli impavidi piloti del tempo si sfidano nei vari tracciati che stanno nascendo lungo la Penisola.

Un sorridente Enzo Ferrari a bordo di Alfa-Romeo nel 1923
La genesi

La nascita del “Circuito del Polesine

Nel Maggio del 1924, si pensa di organizzare il primo circuito per automobili del Polesine da disputarsi nel mese di giugno. L’aspetto organizzativo viene affidato all’alta direzione del Comm. Ing. Giulio Zillera dal Verme il quale sceglie la Rhodigium Sport ubicata presso Palazzo Venezze come luogo per le riunioni operative.

Palazzo Venezze a Rovigo sede all’epoca della Rhodigium Sport

Benché vengano immediatamente create delle commissioni con mansioni specifiche per snellire l’organizzazione, fin da subito i costi di messa in opera si rivelano altissimi. Per far fronte alle ingenti spese economiche, si pensa ad una sottoscrizione pubblica che porta in pochi giorni ad ottenere donazioni per un totale di 30.000 Lire.

Il Percorso originario

Il quadrilatero della velocità

Il tracciato all’epoca prevede la partenza delle vetture dalla località Spianata in prossimità di Via Porta Po. Il percorso procede in senso orario passando attraverso i paesi di Borsea, Pontecchio Polesine, Guarda Veneta, località Alberoni, Bosaro, rettilineo per giungere nuovamente a Spianata. Il circuito, della lunghezza di circa 19 km, deve essere svolto in senso orario per 15 volte per un totale di 300 km. Nella zona della partenza viene allestita una robusta tribuna coperta lunga 250 metri, larga 15 e divisa in 3 zone (una delle quali adibita allo spazio buffet). Ulteriori spalti vengono allestiti lungo il percorso. Per l’occasione viene attivato un servizio pubblico con delle vetture private (taxi) identificate con apposito contrassegno per portare, a prezzi contenuti, dal centro città alla partenza i vari appassionati.

Ipotesi di come si poteva presentare il tracciato originale del Circuito nel 1924
La storia

L’unica edizione del “Circuito

Domenica 1 giugno del 1924 viene disputata per la prima ed unica volta il Circuito del Polesine. Sulla linea di partenza si presentano i migliori piloti del tempo tra cui Enzo Ferrari, Tazio Nuvolari, Renato Balestrero e Roberto Malinverni. A vincere in 2h 45 min la Coppa Finzi (trofeo messo in palio dal gerarca fascista di Badia Polesine) è Ferrari che, a bordo dell’Alfa-Romeo modello RL TF realizza il giro più veloce all’esorbitante media di 112 km/h aggiudicandosi così anche la sua terza vittoria assoluta.

Pubblicità Alfa-Romeo RL (provenienza Laurent Missbauer – Svizzera)
I partecipanti

Nuvolari agli esordi

A tenere banco a Ferrari, è proprio l’astro nascente Nuvolari. I due piloti rivali (in seguito futuri amici) s’incontrano per la prima volta proprio alcune settimane prima durante la disputa del Circuito del Savio nel ravennate.
Sarà lo stesso “Drake” ad affermare “alla partenza, ricordo, non avevo dato troppo credito a quel magrolino, ma durante la corsa mi avvidi che era l’unico capace di minacciare la mia marcia. Io ero sull’Alfa 3 litri, lui su una Chiribiri 1500. E in quest’ordine tagliammo il traguardo. La medesima classifica si ripetè poche settimane dopo al Circuito del Polesine. Diventammo amici…

Nuvolari a colloquio con Enzo Ferrari
L’auto rivale

L’agguerrita Chiribiri “Monza” del Nivola

Il mantovano è agli esordi della sua sfavillante carriera e, in Polesine, si presenta a bordo di una Chiribiri modello Monza. Si tratta di una vettura dell’omonima casa automobilistica torinese. Il veicolo originariamente porta l’appellativo di “Ada” in onore della fama conquistata dalla sorella del produttore sulla stampa sportiva. Il cambio di denominazione è dovuto all’importante record di velocità (ben 162,963 km/h) che la vettura riesce ad ottenere nel 1923 lungo il rettilineo che congiunge il capoluogo lombardo a Monza. Si tratta, senza dubbio, di un’auto sensazionale per l’epoca in quanto riesce a mettere in difficoltà sullo stesso rettilineo per il primato piloti come Ascari e Maserati che, nonostante abbiamo vetture di cilindrata superiore (3000 cc), ottengono medie inferiori ai 157 km/h

La Chiribiri modello Monza 1500 cc

Circuito del polesine in numeri

CIRCUITO DEL POLESINE
Data:1 Giugno 1924
N. Edizioni:1
Ubicazione:Polesine – Rovigo (RO)
Percorso:Spianata, Borsea, Pontecchio, Guarda Veneta, Polesella, Arquà Polesine, Grignano Polesine, Spianata (RO)
Rotazione:Oraria
Lunghezza:19940 m.
N. giri:15
Tot. Km:300
N. Piloti qualificati:6
Vincitore:Enzo Ferrari
Giro più veloce:10.39.3
Media più veloce:112 km/h
Trofeo:Coppa Finzi
CLASSIFICA PILOTI
PosizioneTempiAuto
#1 Enzo Ferrari2h. 45 min. 51 sec.Alfa-Romeo RLTF
#2 Tazio Nuvolari2h. 53 min. 20 sec.Chiribiri mod. Monza
#3 Nicola Maiani3h. 01 min. 17 sec.Alfa-Romeo RL
#4 Renato Balestrero3h. 14 min. 22 sec.OM 665
#5 Roberto Malinverni3h. 15 min. 27 sec.Bugatti T22
#6 Antonio Masperi3h. 32 min. 00 sec.Bianchi 20

“ll Circuito del Polesine unanimemente riconosciuto per i migliori d’Italia”

Corriere del Polesine – 02 giugno 1924

“Circuito bellissimo, organizzazione perfetta!”

Roberto Malinverni – classificato quinto assoluto

“Sebbene partito e non arrivato l’ho trovato ottimissimo sotto ogni aspetto”

Luigi Platé – pilota

“Ho provato stamane il vostro Circuito del Polesine e pur non essendo partito per causa della macchina ho trovato nelle prove il circuito vostro il più veloce ed il più ben organizzato”

Ferdinando Prete – pilota

“L’esito del Primo Circuito del Polesine non poteva essere migliore: ha superato tutte le previsioni; dal pubblico nostrano ai forestieri calati in numerose comitive anche dai centri lontani, dai corridori ai commissari ufficiali inviati dall’Automobile Club d’Italia”

Corriere del Polesine – 02 giugno 1924

“Completo successo sportivo: pochi Circuiti hanno potuto allineare allo starter un lotto così numeroso e così vario di concorrenti di indiscussa fama”

Corriere del Polesine – 02 giugno 1924

“Tutti hanno avuto parole di viva lode per gli intrepidi organizzatori che con intenso lavoro e fervido amore hanno preparato la grandiosa manifestazione sportiva”

Corriere del Polesine – 02 giugno 1924

“I risultati tecnici sono veramente ottimi: le medie altissime ottenute stanno a denotare la bontà del Circuito”

Corriere del Polesine – 02 giugno 1924

1 giugno 1924: la cronaca della gara


LA PRE – PARTENZA DELLE CICLOVETTURETTE

“Alle 13.30 viene dato il via alle 5 ciclovetturette di Cortella, Caisielli, Peloso, Brambilla, Arcangeli che dovranno compiere 7 giri pari a 139. 531 km.
Brambilla prende la testa fin dal primo giro sorpassando tutti gli avversari.

ORDINE DI ARRIVO DELLE CICLOVETTURETTE

Si hanno i seguenti arrivi:
1 Brambilla (Gar) in ore 1h 42 min. alla media di 81.5 km/h
2 Peloso (Amilcar)
3 Caiselli (Gar)
4 Cortella (Amilcar)
Arcangeli ritirato per un guasto al motore
Il giro più veloce è realizzato da Brambilla alla media di 89 km/h.

Ciclovetturetta Amilcar Mod. 7HP

LA PARTENZA DELLA GARA

Alle 15 viene data la partenza ai concorrenti di tutte le altre categorie. Le auto partono a coppie con distacco di un minuto, prima quelle di minor cilindrata. L’ordine di partenza è il seguente:

  • Zattini e Marino
  • Nuvolari, Malinverni, Cappello
  • Platè e Cornero
  • Trevisan e Masperi
  • Balestrero e Zanelli
  • Panzavolta e Alverà
  • Ferrari e Maiani

L’EVOLUZIONE DELLA GARA

La superiorità di Ferrari si fa subito evidente: la sua Alfa Romeo 6 cilindri passa davvero come un bolide davanti le tribune, destando l’ammirazione del pubblico.
Nuvolari su Chiribiri tipo Monza, non si lascerà mai raggiungere dall’avversario della categoria superiore che lo supererà tuttavia nel tempo totale.
Malinverni nella minuscola Bugatti, un vero gioiello di meccanica, dal canto caratteristico, fila con una regolarità cronometrica.
Masperi, Balestrero, Maiani conducono una corsa regolare e progressiva.
Trevisan, cha ha dovuto fermarsi subito dopo il primo giro per disturbo alle punterie, ha ripreso dopo alcuni minuti, con una foga che gli costerà più tardi il ritiro.
Così pure Platé e Tattini, che vogliono forzare per non perdere terreno sono costretti all’abbandono per guasti al motore.
Nel frattempo la corsa procede senza gravi incidenti.

Fiat 501 S utilizzata da Platé e Prete durante la gara

GLI IMPREVISTI E GLI INCIDENTI

Panzavolta al secondo giro per scoppio di gomme presso la Spianata è sbattuto contro i sacchi a terra; il ribaltone è pauroso ma senza conseguenze e subito dopo la rossa Ansaldo può proseguire.
All’ottavo giro, ancora nella svolta della Spianata la Chiribiri di Cornero è inseguita da presso da altre 3 macchine tra cui quella di Ferrari.
Cornero prende in velocità la curva ma non gli riesce e ancora una volta i sacchi a terra dovranno sostenere il formidabile urto.
L’incidente più grave e che poteva avere conseguenze letali si verifica al 13 giro: la Diatto #13 di Zanelli percorre in piena velocità il rettilineo Pontecchio-Guarda quando per lo scoppio della gomma posteriore destra, la macchina viene portata giù dal ciglio del fossato.
Zanelli, con uno sforzo poderoso, riesce a riportare la macchina sulla strada ma il volante cede e, senza ormai più guida, la Diatto capitombola nel fossato opposto sotto guidatore e meccanico.
All’ultimo giro, l’Avv. Masperi che girava con una regolarità veramente meravigliosa e che era primo della sua categoria, all’uscita delle curvette di Borsea, per un difetto dei freni va a sbattere violentemente contro un palo telegrafico abbattendolo. Tale incidente danneggia la ruota contorta senza tuttavia impedirgli di raggiungere lentamente il traguardo classificandosi secondo.

Diatto con la quale il pilota Zanelli ha avuto un incidente lungo il percorso di gara

DUELLO TRA TITANI

Intanto il duello Ferrari-Nuvolari ha fasi emozionanti. I due si rincorrono da vicino e mentre Ferrari guadagna progressivamente terreno, Nuvolari riesce nondimeno a non farsi raggiungere conducendo una corsa velocissima. Cosicché i due tagliano vicinissimi il traguardo lungamente acclamati dal pubblico.
Gli arrivi si susseguono poi a breve distanza.
Assai applaudito il valoroso Avv. Masperi che taglia la linea d’arrivo quasi a passo d’uomo.

ORDINE DI ARRIVO

Le classifiche risultano le seguenti:
Categorie oltre i 2000 cc: 1 Ferrari su Alfa Romeo (15 giri del Circuito in 2 ore 45 min alla media di 108 Km/h)
2 Maiani su Alfa Romeo in 3 ore 1 minuto
Categoria 2000 cc: 1 Balestrero (OM in 3 h 13 min alla media di 92 km/h) 2 Masperi (Bianchi 20); ritirati Zanelli (Diatto), Alverà (Ansaldo), Trevisan (Diatto), Panzavolta (Ansaldo).
Categoria 1500 cc: 1 Nuvolari (Chiribiri in 2 h 53 min alla media di 103.4 km/h) 2 Malinverni (Bugatti)

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